mercoledì 6 ottobre 2010

Il karma causa e conseguenze

Da morti, non siamo liberi:
il nostro karma ci possiede.
Dunque, abbandonerò le azioni negative
e continuamente mi dedicherò alle azioni positive.
Pensando cosi ogni giorno, esamino la mia mente.
(XIX Karmapa, Testo di Ngöndro)


 
Il karma ha a che fare con la causalità.
Un’azione precisa conduce ad un preciso risultato. Un gesto positivo porterà ad un esito di natura positiva, quindi, un’esperienza di felicità e gioia.
D’altro canto, un’azione negativa avrà inevitabilmente un esito doloroso. Certamente causerà sofferenza. Ciò avviene da sé, perché l’effetto corrisponde inevitabilmente alla natura della causa. Per esempio se pianti un seme, da esso nascerà una certa specie di pianta. Da un seme di riso, crescerà una pianta di riso e nessun’altra specie.
Per questo è così importante essere attenti e fare tutto il meglio possibile per i gesti apparentemente insignificanti, per rafforzare il comportamento positivo.
Le tendenze dominanti nella nostra mente saranno le prime a dare frutti. Se sono caratterizzate da generi di comportamento negativi, per primo sperimenteremo questa negatività ed essa dominerà la nostra vita. Proveremo pena e non saremo felici. Ciò esacerberà i nostri problemi perché non sapremo cavarcela bene nella vita e avremo ancora più preoccupazioni. Se, al contrario, rafforzeremo un comportamento positivo e utile, la nostra gioia e il nostro benessere cresceranno e diverranno l’esperienza prevalente.
Ciò accresce la nostra capacità di rafforzare un comportamento positivo.
Ognuno ha forti turbamenti nella propria mente, tra i quali i più dannosi sono l’attaccamento, la rabbia e l’ignoranza. Sulla base di queste emozioni perturbatrici, sorgono poi un’infinita quantità di altre emozioni disturbanti nella mente. Esse influenzano le nostre azioni e conducono a molte altre attività negative.
Nella situazione attuale le emozioni perturbatrici sono dominanti e producono attività fisiche, verbali e mentali attraverso cui accumuliamo karma negativo.
Parlando in generale, esistono molte attività negative, ma esse si dividono in diverse categorie. Tre hanno a che fare con il corpo: uccidere, rubare e causare sofferenza sessuale. Quattro concernono la nostra parola: la menzogna, la maldicenza, parole di discordia, discorsi oziosi.Tre azioni negative della mente sono la malevolenza, l’invidia ed il coltivare convinzioni errate.
Queste dieci azioni negative devono essere evitate ad ogni costo. Nel contempo, ci si deve impegnare all’opposto in dieci atteggiamenti positivi che siano il contrario dei precedenti.

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